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Realizzare la sharing economy #direfarecambiare
16 giu 2015Il mercato sta cambiando, la vicenda Uber lo dimostra. È necessario dare risposte alle nuove domande dei consumatori e degli utenti. Costruire insieme è faticoso ma è la sfida per tutti, non coglierla è miope e condanna il nostro Paese alla regressione.
Altroconsumo segue e sostiene i soggetti che vogliono sperimentare nuovi modelli di business collaborativi grazie alla potenza di Internet, non solo perché lo chiedono gli oltre 370.000 soci dell’Organizzazione: opporsi allo sviluppo è perdente per tutti.
I diritti dei consumatori non diventino strumento protezionistico a tutela dei fornitori di servizio cristallizzati e poco inclini al cambiamento, le decisioni sullo sviluppo e sulla crescita non possono essere lasciate in mano agli iter giudiziari, ai tribunali, devono passare dal Governo e dal Parlamento: vogliamo uno sharing economy act che guardi al futuro e dia risposte alla nuova domanda dell’utenza in tutti i settori coinvolti dal cambiamento delle regole del mercato.
Nel frattempo gli operatori della sharing economy che formuleranno codici di autodisciplina attraverso i quali applicare standard di sicurezza, efficienza e adeguata tutela dei consumatori ai nuovi modelli di business, troveranno in Altroconsumo un partner solido e responsabile.
Qualche settimana fa al Festival Altroconsumo a Ferrara alcune delle realtà più interessanti del nuovo panorama si sono confrontate, insieme a Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio e moderatore: Gnammo – un’idea tutta italiana di SocialEating – con Gian Luca Ranno; Andra Saviane di BlaBlaCar – piattaforma per la condivisione dell'auto; Marta Mainieri di Collaboriamo.org, che con Paolo Martinello per Altroconsumo hanno partecipato all'incontro "L'Età della Sharing Economy: insieme per costruire il futuro".
Un dibattito da condividere: qui lo streaming.